Il bullismo fa male, sia che si tratti di un tipo di violenza fisica che mentale. Si nutre della paura delle conseguenza e della vergogna nel condividere la propria esperienza. Molti pensano che sia un qualcosa che può avvenire solo ai ragazzi, ma sono molto diffuse forme di violenze a lavoro negli adulti. Se hai sperimentato in passato o stai ancora sperimentando questo tipo di violenza e non trovi sostegno o hai paura di condividere le tue esperienza, noi siamo qui per te. Noi siamo qui per offrirti un luogo sicuro dove puoi parlare delle tue sofferenze e imparare come combattere il bullismo
Il bullismo è una violenza fisica o mentale che causa sofferenza ad un’altra persona e la mette in una posizione subordinata. L’aggressore emerge da una posizione di potere e la vittima ha paura delle conseguenze di una possibile resistenza. Incontriamo il bullismo a scuola e nelle attività extrascolastiche, al lavoro, in famiglia e in qualsiasi altro tipo di gruppo. Possono esserci diverse manifestazioni di bullismo, dalle parolacce e ai dispetti intenzionali, al furto di oggetti e persino alle percosse.
Nel team di lavoro, per esempio, sia i colleghi (mobbing) che i superiori (bossing) possono renderci la vita scomoda. Il mobbing può avere vari motivi, come quello sessuale, razziale, di carriera, ecc. Quello di cui si parla molto meno è il mobbing dei subordinati verso il superiore, il cosiddetto staffing, che non è meno grave.
Il bullismo a qualsiasi età e in qualsiasi forma è inaccettabile perché ha grandi conseguenze per la vittima. Quindi è saggio parlarne con qualcuno il prima possibile, confidarsi e pianificare i passi successivi. Non c’è sicuramente soluzione nel cercare di “vivere attraverso” il bullismo, il bullismo va combattuto senza se e senza ma. Passiamo gran parte della nostra vita in gruppi e dovremmo sentirci bene quando siamo con le altre persone.
Con l’aumento della tecnologia moderna, delle chat e dei social network, sta emergendo anche il cosiddetto cyberbullismo. Si tratta di azioni ostili che avvengono tramite i social network, attraverso internet, soprattutto psicologiche, con enormi conseguenze per la vittima, ma anche per l’aggressore. Possono essere conversazioni, chiamate, foto, video, ecc. Le chat o i video restano nelle profondità di Internet e possono essere diffuse in rete.
La psicoterapia può essere un aiuto adeguato e imparziale se hai vissuto il bullismo o lo stai vivendo attualmente. Può aiutare a mitigare i suoi effetti sulla vita attuale o a scoprire come difendersi da esso. Il bullismo è anche spesso legato alla paura delle conseguenze di “dire qualcosa”. La terapia online può quindi essere un ambiente anonimo adatto a cui rivolgersi.
“Ho vissuto per tre volte il bullismo sul posto di lavoro. Sfortuna? A posteriori vedo che dalla terapia mi aspettavo soprattutto comprensione e rassicurazione, oltre che la conferma che non era colpa mia. In breve, i dubbi che avevo su me stesso erano troppi. Alla fine ho lasciato il lavoro e ho lavorato temporaneamente da casa. Non ho detto nulla ai miei amici o alla mia famiglia, mi vergognavo. Il mio terapeuta era l’unico con cui potevo confidarmi. Mi ha aiutato a sopportare il senso di disperazione e ad affrontare l’intera situazione in modo costruttivo. Ma soprattutto a liberarmi dal ruolo di vittima in cui vivevo senza rendermene conto. Oggi mi piace andare al lavoro, e credo che sarà così per sempre.”