L’ansia è sicuramente una sensazione non piacevole – a chi piacerebbe sentirsi impaurito o preoccupato per il futuro? Se l’ansia è buona, va bene; non c’è bisogno di liberarsene o averne paura, ma se sta lentamente prendendo il sopravvento sulla tua vita, non devi affrontarla da solo. Il modo migliore per trattare i disturbi d’ansia è farlo con l’aiuto della psicoterapia.
L’ansia fa parte dell’equipaggiamento base di tutti perché ci aiuta nelle situazioni pericolose. Intensifica i nostri sensi e attiva abbastanza energie nel corpo da permetterci di scappare dalle situazioni di pericolo o di combatterle con la giusta forza (da qui la reazione “Combatti o Fuggi”). Da un punto di vista emotivo, sappiamo che è come la paura. Il mondo d’oggi, spesso, non richiede un confronto diretto. L’ansia, quindi, è associata principalmente a minacce percepite (attese) che si manifestano nella vita di tutti i giorni. Per esempio, preoccupazioni riguardo la nostra salute, la salute dei nostri cari o la paura di perdere il lavoro.
Se l’ansia dura troppo a lungo, se è troppo intensa, o se è una risposta inadeguata ad una situazione che normalmente non causerebbe stress in una persona, possiamo parlare di disturbo d’ansia.
Disturbo di Ansia Generalizzato (DAG) – la cui causa può essere, tra le altre, Stress per un lungo periodo oppure eventi di vita difficili (lasciare il lavoro, rottura con il partner, lesioni e limitazioni correlate). E’ complicato perché prende il sopravvento in modo inquietante e generalmente crea un circolo vizioso di paura, preoccupazione ed ansia, a cui il senso critico della ragione cede con il tempo
Il Disturbo Ansioso Depressivo – mentre il DAG è caratterizzato più da un tipo di umore come “Sono spaventato perché sicuramente finirà male”, il Disturbo Ansioso Depressivo è più qualcosa come “ E’ Inutile, sicuramente non posso farcela”. Consiste nell’avere l’idea che le paure si stiano lentamente spostando verso un altro livello, caratterizzato da un umore triste che porta una persona ad un declino generale.
Tecniche incentrate sul corpo possono aiutare con i livelli lievi di ansia. Ideali sono i Rilassamenti controllati, che portano il corpo da uno stato di euforia a uno di rilassamento, calmando così le menti tese e le emozioni. Potete ottenere un ulteriore aiuto utilizzando la vostra immaginazione – offrite alla vostra mente un’immagine che vi permette di mandare via le vostre preoccupazioni come una barca su di un fiume. L’ansia è una paura mascherata, ed è spesso legata alla preoccupazione di perdere il controllo. Quello che puoi fare facilmente è lasciar andare via le tue preoccupazioni.
Il Prossimo passo è condividere le tue preoccupazioni con altre persone. L’ideale è un esperto, uno psicoterapeuta, che oltre al supporto, saprà darti anche l’aiuto di cui hai bisogno grazie alle conoscenze delle dinamiche dell’ansia. Senza essere costretto a spostarti, puoi connetterti online con un esperto specializzato specificatamente nei problemi che ti riguardano direttamente.
Il disturbo d’ansia viene spesso trattato con la psicoterapia, che può essere o non essere supportata da farmaci (generalmente antidepressivi) in base alla gravità. Se hai esperienza con questi sintomi, parla con un dottore o contatta uno psicologo o uno psicoterapeuta. E’ raccomandato escludere per prima le malattie fisiche, che possono avere manifestazioni simili ai disturbi d’ansia.
La psicoterapia è uno strumento efficace nel trattamento dell’ansia, se si soffre di sintomi lievi o se l’ansia è persistente e dura più a lungo. Il suo processo è simile ad un lavoro investigativo, che a poco a poco rivela i contesti individuali che poi rivelano ciò che c’è dietro scoppi di ansia nelle nostre vite. A volte, tuttavia, sono sufficienti solo cambiamenti parziali (stabilire priorità, pianificare tempi o esaminare a fondo i pensieri catastrofici). Possono essere utilizzate forme di psicoterapia individuale, di gruppo e online.
“Il mio sogno era studiare medicina. Quando qualche hanno dopo ho finalmente fatto la mia prima visita da solo ad un paziente, ero nervoso e feci un errore stupido. Ovviamente, sono stato richiamato dal capo sala e ho dovuto ascoltare commenti dei colleghi vicino a me. Sicuramente, potevo superarlo e imparare dai miei errori, non avevo fatto del male a nessuno, e stavo ancora studiando, però non sono riuscito a superarlo. Sono stato sopraffatto dall’idea che quegli errori sarebbero potuti accadere di nuovo, e che alla fine avrei potuto mettere in pericolo la vita di qualcuno. Le mie preoccupazioni erano accompagnate da un dolore al petto, e mano a mano non ero più in grado di finire le sessioni di pratica obbligatorie. Questo è quello che mi ha portato a iniziare un percorso di psicoterapia. Ora so che punirsi da soli senza motivo per degli errori naturali è un qualcosa che non voglio continuare a fare. Sto imparando ad essere più buono con me stesso. E qualche volta anche a riderci su e basta.”