Ansia da esame: che cos’è e come superarla

E’ arrivato il fatidico giorno: la notte prima degli esami. Abbiamo aspettato da tantissimo tempo questo momento, ma ora siamo in preda all’ansia. Non riusciamo a dormire, nessuna posizione ci sembra comoda e siamo assalti da mille domande, su tutti i possibili esiti del giorno dopo. E se va male? E se mi blocco? Ma che cos’è l’ansia da esame, che funzione ha e come possiamo superarla?

Che cos’è l’ansia da esame?

L’ ansia ha una funzione adattiva per l’individuo e gli permette di raggiungere uno stato di attivazione in modo da affrontare le situazioni che gli sono proposte dall’ambiente. Negli studenti, una ridotta quota di ansia tende a favorire la performance dell’individuo, aumentandone lo stato di consapevolezza, la motivazione a preparasi adeguatamente e l’attivazione necessaria a comprendere le domande di esame e rispondervi facendo i giusti collegamenti.
L’ ansia da esame può però sfuggire al controllo, generando sintomi psicofisici intensi e pertanto difficilmente gestibili da parte dell’individuo (Distress). In tal caso, l’ansia da esame raggiunge livelli elevati che possono inficiare la prestazione accademica.

L’ansia da esame quando diventa una patologia?

L’ansia d’esame diventa patologica quando avvertiamo diverse  caratteristiche rilevabili a livello:

 

  • somatico (dolori alla testa, nausea, accelerazione cardiaca, sudorazione)
  • psicologico (preoccupazione, nervosismo, paura del fallimento, sensazione di inadeguatezza)
  • comportamentale (agitazione, insonnia, aumento o diminuzione dell’appetito, evitamento della situazione temuta non presentandosi all’esame oppure mediante il ricorso a distrattori come smartphone e social che procrastinano l’inizio dello studio quotidiano)
  • cognitivo: difficoltà di concentrazione, confusione nei pensieri, sensazione di non ricordare nulla di quanto studiato 

Durante l’esame, oltre ai tipici sintomi di agitazione somatica sono frequenti gli episodi di blocco collegati alla sensazione di non ricordare nulla di quanto studiato, che può manifestarsi con la classica “scena muta” e portare alla tipica condizione di frustrazione e rabbia post-esame. 

A lungo andare, il blocco può estendersi alla situazione di studio in generale e portare alcuni studenti a non presentarsi alle prove di esame per lunghi periodi di tempo.

Quali sono le cause dell’ansia da esame?

 

L’ansia da esame consiste in una particolare forma di ansia da prestazione che consiste nell’anticipazione di eventi stressanti associata al rilascio dell’ormone adrenalina. Essa talvolta scaturisce dalla consapevolezza di non aver studiato a sufficienza, ma può anche consistere in un timore immotivato che può colpire quindi anche gli studenti più preparati e sicuri di sé.

Una tendenza al perfezionismo e a sperimentare una preoccupazione eccessiva favoriscono l’insorgenza dell’ansia da esame. A peggiorare la situazione, interviene la tendenza a mantenere il focus attentivo sulle possibili conseguenze negative legate al fallimento all’esame, sostenute da valutazioni soggettive legate ad esempio all’idea che l’esame serva a valutare la propria intelligenza e la possibilità di diventare adulti di successo. Tali considerazioni vincolano il senso di autostima alla performance di esame, che pertanto genera sempre maggior timore nello studente che deve sostenerlo. 

Infine, precedenti esperienze di bocciatura e voti negativi esame possono generare un’aspettativa negativa e contribuire ulteriormente ad attivare la paura che tale evento negativo si ripeta.

Consigli per affrontare l’ansia da esame: 4 tecniche per superarla

Innazitutto, l’ansia va osservata e affrontata in modo adeguato. 

Alcuni consigli per ridurne gli effetti negativi sono elencati di seguito:

  • Liberarsi dalla paura di fallire, ridimensionando le conseguenze di un eventuale fallimento. 
  •  Utilizzare strategie di studio efficaci per incrementare la propria sicurezza riguardo al livello di preparazione raggiunto. Ad esempio, pianificare passo per passo la quantità di pagine da studiare quotidianamente e il numero di ripetizioni da effettuare nei giorni precedenti all’esame, creare delle simulazioni di esame, ripetere il materiale di studio nelle utlime ore prima dell’esame, come la sera prima e se possibile anche la mattina prima della prova.
  • Ridurre i pensieri di preoccupazione e fallimento legati all’esame. 
  • Evitare stress eccessivi nel periodo di preparazione a un esame, fornendo il giusto equilibrio tra svago, riposo, attività fisica e studio, ricordandosi di dedicare il giusto spazio a sonno e tecniche di rilassamento, se necessarie.

 

Durante l’esame, poi, è necessario leggere con attenzione il testo delle prove e restare rilassati. L’ansia da esame inoltre spesso si caratterizza per la tendenza a non decrescere dopo la performance, manifestandosi in un prolungamento dell’attività rimuginativa focalizzata sul ricordare le domande e le risposte fornite dall’individuo, strategia poco utile in quanto legata a un evento comunque non più modificabile.

E se l’esame va male?

Il voto di esame non rappresenta il tuo valore personale ma la tua preparazione a quello specifico esame: Sbagliare a un esame non fa di te un fallito.

Sostituisci i pensieri negativi con altri di tipo positivo, come le precedenti esperienze di successo.

Studia e cerca di arrivare all’esame in una condizione di serenità, consapevole del tuo stato di ansia ma accettando quest’ultimo in quanto parte di te.

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