Come prendersi cura della salute mentale al tempo del covid

Che cos’è la prima cosa che ti viene in mente quando senti la parola “covid-19”? Per noi è Paura. Ogni volta che accendiamo la tv o apriamo il nostro browser, ci sentiamo sommersi da notizie riguardanti il covid, le varianti, i casi e ci sentiamo come se non fossimo abbastanza preoccupati, come se non rispettassimo abbastanza la vita umana

Come orientarsi, quindi, in un  mondo dove le regole che ci davano un senso di sicurezza non funzionano più?

Alcuni di noi hanno realizzato che, oltre alle emozioni, dovremmo utilizzare anche il pensiero critico. Tuttavia, i dati scientifici sui quali la nostra società ha costruito la verità negli ultimi dieci anni sono stati interpretati in modo diverso da tutti.

In questo modo ci sono rimaste solo opinioni; possiamo pensare qualcosa, pensare a qualcosa, essere convinti di qualcosa, eppure tutto può essere completamente diverso.

Quindi, come orientarsi in un mondo in cui le regole che ci hanno dato un senso di sicurezza, la capacità di prevedere e, soprattutto,  influenzare il nostro mondo, hanno praticamente smesso di funzionare da un giorno all’altro?

Vorremmo condividere con voi quello che ognuno di noi può fare per se stesso in questo momento di incertezza. Questo consiglio viene da psicoterapeuti professionisti.

Secondo i dati la pandemia colpisce la salute mentale degli Italiani

Secondo recenti studi a causa del covid e il numero di persone che soffrono di depressione è triplicato dal 2017.
L’isolamento obbligatorio, la perdita di una persona cara, la perdita di sicurezza o di felicità nella propria vita hanno compromesso la nostra salute mentale facendoci sentire soli e indifesi. Nessuno lo è e nessuno mai deve esserlo.
Questo è un altro motivo del perché noi come Hedepy abbiamo iniziato ad effettuare  terapia online, che mira a semplificare il modo per ottenere aiuto psicologico e aiuta le persone a sentirsi meglio.

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Diventare un osservatore

Se dovessimo darvi un solo consiglio che può aiutare chiunque si senta schiacciato da tutte le informazioni o dai propri pensieri, sarebbe proprio questo: diventa un osservatore. Immagina di guardare un film che ti coinvolge. Senti la tensione, trattenete il respiro, e nel momento migliore senti una musica – inizia la pubblicità. E ti rendi conto di essere seduto a casa e niente di tutto quello che hai provato è vero, le emozioni svaniscono e sei in grado di respirare di nuovo.

In questo esempio, vi mostriamo tre cose:

Primo, le emozioni sono altamente contagiose. Tendiamo a viverle in modo così intenso,  come se fossero davvero collegate a noi, anche se ci arrivano solo attraverso uno schermo. All’improvviso, siamo davvero colpiti da numerose possibilità e il peso di quel che succederà è tutto sulle nostre spalle. E la nostra capacità di influenzare il risultato? Si avvicina allo zero. In questo momento, sii di nuovo spettatore. Decidi, consapevolmente, di abbandonare il “film”. Tutti abbiamo questa opportunità.

In secondo luogo, è un chiaro esempio di qualcosa che probabilmente ognuno di noi ha sperimentato almeno una volta nella vita – mentre stiamo guardando un film che ci travolge completamente. E poi quella sensazione quando ci svegliamo dalla sua storia e siamo di nuovo solo noi e noi da soli. Quindi hai già questa esperienza, usala per te stesso ogni volta che senti che è semplicemente troppo.

In terzo luogo, è la realizzazione che se qualcuno sta cercando di risolvere i problemi del proprio mondo interiore, anche  se le sue intenzioni sono buone, utili o filantropiche, spesso sta solo cercando di fuggire dai propri problemi.

Una persona non può salvare il mondo.

Può contribuire a salvarlo solo se salva se stesso.

Quindi andiamo avanti – verso i nostri mondi interiori.

Domina la tua mente, i tuoi pensieri non sono uguali a te.

Nessun pensiero, nemmeno emozione, è Noi nel vero senso della parola.

Noi siamo molto di più. Per esempio, possiamo usare il termine coscienza.
Coscienza, in cui i vari pensieri spesso senza volerlo fluiscono – pensieri a volte interessanti, a volte bizzarri, altre volte che sembrano come un avvertimento di una minaccia reale. Conosci quei pensieri compulsivi e feroci che si insinuano ripetutamente nella tua mente? Spesso quei pensieri sono collegati ad un’emozione e l’emozione che ha più potere su di noi è la paura. Sono tutti gli scenari che iniziano con  – E se… E se mi ammalo? E se perdo il lavoro? E se restassi da solo?

La domanda è, che vantaggi portano questi pensieri alla nostra vita? E come possiamo risolverli?

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Se scopriamo che questi pensieri non portano nulla di buono, si può lavorare per lasciarli andare. Una possibilità è quella di diventare di nuovo un osservatore. Questa volta un osservatore della propria mente e dei propri pensieri. Al momento, non importa da dove e perché vengano, non devi analizzarli per niente, non ti metteranno in pericolo. Serve solo pratica perché ai pensieri piace tornare, ma la buona notizia è che di solito la loro urgenza si indebolisce nel tempo.

 

Presta attenzione a ciò a cui stai prestando attenzione

Intendiamo proprio in questo preciso istante. L’attenzione è come una finestra, la cui vista determina l’atmosfera di tutta la stanza.
La direzione  in cui concentriamo la nostra attenzione influenza come percepiamo il mondo intorno a noi e come ci sentiamo e, soprattutto, se siamo consapevoli di questa abilità, possiamo iniziare a giocarci.

Ti ricordi la scorsa primavera?
Quando si è scoperto che le forniture mediche erano drasticamente carenti in tutto il paese? Un gran numero di persone hanno iniziato a cucire e regalare mascherine, altri le hanno vendute, le università hanno contribuito con innovazioni, alcuni si sono dedicati all’insegnamento da casa, molti hanno iniziato a cucinare il pane, tanti avevano l’appuntamento fussi per i canti fuori ai balconi, motli hanno criticato il governo o boicottato le misure di sicurezza. Ognuno di noi ha automaticamente rivolto la propria attenzione nella direzione più vicina a se.

Il desiderio del nostro cuore è che ognuno possa consapevolmente spostare la propria attenzione in un’altra direzione ogni volta che non si sente bene in quella originale.
Per vedere non solo ciò che ha fallito, ma anche ciò che noi umani siamo capaci di fare.

E’ importante dire un’altra cosa. Lavorare coscientemente con l’attenzione, non significa evitare i nostri cattivi pensieri o le nostre emozioni impegnative. Al contrario, questi pensieri ed emozioni sono fatti per essere capiti ed ascoltati.  Forse non puoi gestirli ora oppure ti senti come se fossi in un circolo, ma è di vitale importanza non doverli affrontare da soli.

Uno psicoterapeuta può aiutarti, disponibile ora per chiunque, anche in questo periodo di misure di emergenza.
Che si tratti di un supporto gratuito in caso di una crisi acuta o di una piattaforma online come Hedepy.

Non affrontarla da solo

Come ultima cosa, vogliamo raccontarti l’ultima cosa e probabilmente anche la più importante. E’ completamente naturale sperimentare un’ondata di emozioni in una situazione difficile, che fino ad allora non conoscevamo. Tutte, davvero tutte le crisi hanno un inizio, ma anche una fine. Anche la tua. Per questo motivo, se ci stessi ancora pensando, chiedi l’aiuto di uno psicologo, uno psichiatra, uno psicoterapeuta oppure un coach. Non affrontarlo da solo. Puoi trovare aiuto per esempio su Hedepy.it, dove al momento ci sono più di 10 terapeuti tra cui puoi scegliere quello che più si adatta a te e prendere un appuntamento per il giorno successivo. Puoi connetterti con i terapeuti online, anche da casa tua.

Žaneta Krčilová, Co-fondatrice di Hedepy

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